Sul significato del termine delitto
Anche qui aggiungiamo qualche considerazione all’etimologia. Il termine delitto deriva da verbo documentato nella cultura di lingua latina e italiana, non però nelle lingue romanze in cui non è passato, ossia non ha lasciato traccia diretta: linquo-is, liqui, lictum, linquere, della terza coniugazione in -ere. Il significato di base di questo verbo del latino antico e classico è quello di lasciare, abbandonare. Lo si trova soprattutto, anche se non solo, composto con particelle che ne specificano il senso. Ad esempio linquo è alla base di relinquo con significato di lasciare indietro, vedi ad esempio il termine relictus, aggettivo derivato da relinquo nel significato di lasciato indietro e relictus, sostantivo della medesima derivazione come ciò che resta perché abbandonato, lasciato indietro, in italiano appunto relitto. Anche le reliquiae, come resti, reliquie, ciò che resta indietro, che viene abbandonato, è sostantivo che deriva da reliquus, a sua volta da relinquus, a sua volta ancora da relinquo. Derelinquo è un rafforzamento di relinquo, significa sempre abbandonare, lasciare indietro, verbo che mette in evidenza l’azione dell’andarsene via da attraverso la presenza della preposizione de tipica del moto da luogo in latino de, così che si visualizza per così dire più direttamente che tutti abbandonano l’individuo che diviene in tal modo derelitto. Anche delinquo è un composto di linquo. Significa allontanarsi lasciando le cose da cui ci si allontana, allontanamento indicato dalla preposizione de come sopra. Significa lasciare vuoto il posto, per eccellenza mancare al dovere di stare sul posto riempiendo il luogo a sé destinato secondo gli obblighi imposti dal vivere sociale. Da ciò appunto delictum, delitto, delinquens, delinquente, delinquentia, delinquenza, termini italiani derivati dal classico (de)linquo. Il termine delitto dunque e i termini ad esso collegati come delinquente e delinquenza ad esempio non sorgono come termini costruiti attorno ad omicidi o a crudeltà contro le persone, ma sorgono come termini indicanti l’abbandono del proprio posto, del posto che doveva essere conservato e non abbandonato, del proprio dovere quindi. Il delitto dunque è l’effetto dell’abbandono del posto che si doveva mantenere nella società come obbligo per avere il diritto di godere dei diritti derivati dall’esistenza della società e delle sue leggi: il posto è stato lasciato vuoto, abbandonato e ci si è dunque allontanati da esso. Tale sostantivo è diventato attraverso la sua tropizzazione in metonimia il termine per indicare l’azione delittuosa stessa nelle varie fattispecie: omicidi, furti, rapine e simili dovute all’aver abbandonato il luogo lecito nella società, ad essersi allontanati dal luogo, ad essere venuti meno al dovere di starci. Lo stare nella società e seguire le sue leggi è dunque da sempre considerato un dovere, non qualcosa di facoltativo. Tali leggi si possono cambiare democraticamente quando non sono funzionali o non sono più funzionali al benessere di tutti i cittadini, ma fino a che tali leggi non si sono cambiate, si devono osservare per come sono, che piacciano o no, pena il delinquere in varia misura, ossia l'abbandonare il proprio dovere che resta dovere, non decade per via della semplice non condivisione delle leggi in vigore.